Il Risveglio del Corpo

Data e luogo da definire

Biodanza in montagna in un fiabesco albergo dotato di immensa area benessere

Il nostro corpo Danza la Vita.

In ogni istante si trasforma e racconta tutto di noi a noi stessi e al mondo. Nel corpo sentiamo gioia, dolore, rabbia, amore…  Li sentiamo nel respiro, nel battito del cuore, nello stomaco, nella pelle…  

Li sentiamo e li esprimiamo: cambiamo l’odore, la forma del viso, l’intera postura, …  

Sul nostro corpo e nei suoi movimenti è scritta l’intera storia della nostra vita: ogni successo, fallimento, ogni ferita e ogni gioia. Il corpo è un’opera d’arte scolpita dal tempo e da noi stessi.

Talvolta si ritiene inopportuno mostrare ciò che il corpo racconta o chiede e si preferisce celarlo. Nascondiamo emozioni e bisogni contraendo, più o meno volontariamente, ogni sorta di muscolo. Celiamo al mondo e a noi stessi ciò che siamo e sentiamo. 

Questo è perfettamente sano, se occasionale. Quando, invece, sistematicamente si nega al corpo la possibilità di esprimersi e non si ascoltano i suoi bisogni, la tensione trattenuta diviene cronica e si crea una scissione con sé stessi. 

Alexander Lowen, uno dei padri della Bioenergetica, scrive: “È un principio bioenergetico fondamentale che si perda il contatto con la parte del corpo in cui esiste una tensione muscolare cronica. Il corpo rigido diminuisce la sensibilità della persona e diventa sempre più simile ad una macchina. Al tempo stesso l’attività cerebrale aumenta e il senso del Sé comincia a esser basato sui soli processi mentali: il corpo diventa poco più di un apparato per il trasporto della testa e la messa in atto dei suoi pensieri
Tensioni trattenute e bisogni negati indeboliscono il corpo, che tende ad ammalarsi. L’autostima diminuisce e la sessualità stessa perde il suo legame con la vita, divenendo “mentale” e slegata dal piacere naturale del corpo. 

Come si può ribaltare questo processo di indebolimento esistenziale?

Abbiamo bisogno di messaggi di affetto verso noi stessi, di ascolto e rivalutazione del corpo, dei suoi bisogni e in particolare del piacere. Il piacere è infatti tipicamente associato alla soddisfazione di un bisogno. Quando qualcosa produce piacere è registrata dall’organismo come positiva, da ripetere. In condizioni analoghe si sviluppa allora il desiderio per ciò che ci ha dato piacere. Il desiderio spinge con forza ad agire per ottenerlo nuovamente. 

I mammiferi hanno bisogno del piacere come le piante dell’acqua. Assecondare il movimento naturale del corpo verso il piacere è la chiave per la salute a tutti i livelli. Negarsi il piacere, invece, non solo ha un effetto negativo sulle relazioni e la salute in generale, ma rende anche maggiormente vulnerabili alle dipendenze, che nascono da messaggi di piacere perversi, ovvero con direzione opposta alla vita.

Questo stage propone un percorso per la riscoperta affettiva del proprio corpo e la sua riapertura al piacere di vivere. 

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